Utilizza Zerto Virtual Replication tra due datacenter OVHcloud
Come utilizzare Zerto Virtual Replication tra due soluzioni Private Cloud
Come utilizzare Zerto Virtual Replication tra due soluzioni Private Cloud
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Ultimo aggiornamento: 11/02/2022
Zerto Virtual Replication è un servizio che garantisce la resilienza dei dati di un’infrastruttura, proteggendo in modo efficace gli ambienti critici.
Questa guida ti mostra come utilizzare Zerto Virtual Replication tra due datacenter OVHcloud.
Per maggiori informazioni, consulta la guida su come utilizza Zerto tra OVHcloud e una piattaforma terza.
Questa guida ti mostra come utilizzare Zerto Virtual Replication nell’ambito di un Disaster Recovery Plan tra due soluzioni Hosted Private Cloud.
Zerto Virtual Replication è una soluzione tecnica che permette la replica di dati tra infrastrutture di virtualizzazione o Cloud. Si basa sugli hypervisor della piattaforma per effettuare il deploy di macchine virtuali chiamate Virtual Replication Appliance (VRA), incaricate di duplicare le scritture verso le unità di storage e trasmetterle ai siti remoti per essere scritte.
Le VRA sono installate su ogni hypervisor e utilizzano risorse per le operazioni di replica:
Per lo storage, OVHcloud aggiunge gratuitamente un datastore dedicato a tutte le VRA.
La copia dei dati avviene tra due siti associati, in modo che le VRA di ogni localizzazione possano stabilire il proprio flusso di replica.
Di default i flussi Zerto non sono criptati ma, per garantire la sicurezza, OVHcloud realizza tra i due siti un tunnel cifrato (via IPSec) tramite l’appliance di rete L2VPN.
L’attivazione e la gestione della replica delle VM avviene attraverso un Gruppo di replica (VPG) che permette di raggruppare in modo logico un insieme di VM corrispondente a un’esigenza aziendale o operativa (ad esempio un’applicazione e il suo database) per configurare la soglia massima tollerata di perdita di dati (RPO), l’ordine di avvio (il database prima dell’applicazione), le configurazioni di rete per simulazioni e situazioni reali.
È inoltre possibile definire un livello di priorità tra i VPG per precisare l’ordine dei trasferimenti di dati in caso di problemi di banda passante.
Accedi allo Spazio Cliente e, nella sezione Hosted Private Cloud
, clicca su Private Cloud
nella colonna a sinistra e seleziona la piattaforma Cloud principale e il datacenter in questione.
Clicca sulla scheda Disaster Recovery Plan (DRP)
Seleziona Tra due Private Cloud OVH e clicca su Attiva Zerto DRP
.
Il Private Cloud principale e il datacenter vengono inseriti automaticamente in base all’infrastruttura su cui hai effettuato l’accesso.
Seleziona nel menu a tendina un indirizzo IP pubblico libero del blocco di IP pubblici associato al Private Cloud: sarà utilizzato per creare il collegamento sicuro tra le due infrastrutture.
Clicca su Seguente
.
Il sito secondario deve essere selezionato tra i Private Cloud presenti nel menu a tendina, in cui sono elencate solo le opzioni che rispettano questi criteri:
Seleziona il datacenter del Private Cloud di destinazione nel menu a tendina.
Seleziona nel menu a tendina un indirizzo IP pubblico libero del blocco di IP pubblici associato al Private Cloud: sarà utilizzato per creare il collegamento sicuro tra le due infrastrutture.
Clicca su Seguente
.
Una volta inviata la richiesta, l’attivazione potrebbe richiedere fino a un’ora, con riserva della correttezza delle informazioni fornite (se ad esempio l’indirizzo IP risulta essere già utilizzato da una delle macchine virtuali, l’operazione non andrà a buon fine).
A operazione completata, verrà inviata un’email con una configurazione dell’installazione e i link di accesso all’interfaccia Zerto di ciascuna infrastruttura.
Gentile Cliente,
ti informiamo che il servizio DRP Zerto appena attivato tra le tue 2 soluzioni Private Cloud è raggiungibile tramite i seguenti indirizzi:
Sito principale:
Sito secondario:
Per effettuare il login, utilizza le credenziali amministratore allo stesso modo che per vSphere.
L’interfaccia è raggiungibile dalle due infrastrutture tramite l’indirizzo:
Come indicato nel testo dell’email, le credenziali di accesso sono le stesse di quelle utilizzate per connettersi all’interfaccia vSphere.
Una volta eseguito il login, accedi a una pagina con una dashboard:
In questa schermata è presente:
Dal menu Actions
, selezionaCreate VPG
Nella prima schermata:
Clicca su NEXT
.
Lo step successivo consiste nel selezionare le VM che faranno parte del VPG.
Una VM non può trovarsi su più VPG.
Clicca su NEXT
per proseguire.
Lo step successivo consiste nella selezione del sito remoto:
A questo punto è necessario definire le risorse remote:
Salvo necessità avanzate, lascia invariati gli altri valori.
Clicca su NEXT
per proseguire.
Nello step successivo è possibile eventualmente perfezionare la configurazione per lo storage.
Salvo necessità avanzate, lascia invariati gli altri valori.
Clicca su NEXT
per proseguire.
A questo punto siamo pronti per il primo step della configurazione di rete.
Le opzioni di Pre-recovery Script e Post-recovery Script non sono utilizzabili.
Clicca su NEXT
.
Nel secondo step della configurazione di rete:
La modifica degli IP è possibile solo per le VM con OS compatibile e VMware Tools attivi.
Clicca su NEXT
.
Salta questo step cliccando su NEXT
.
L’ultima schermata propone un riepilogo di tutti gli elementi configurati: verificane la correttezza e clicca su DONE
per confermarne la creazione.
Il VPG appena creato comparirà nella lista insieme al suo stato (inizialmente Initializing).
Dopo aver configurato la replica e averla lasciata in esecuzione alcuni giorni, potrebbe essere utile testare il corretto funzionamento del proprio DRP con Zerto Replication.
Il test di Failover su Zerto Replication può essere effettuato senza interruzioni sul sito principale ed è quindi necessario verificare con attenzione la corretta configurazione delle reti di test per evitare conflitti di indirizzamento IP ed eventuali impatti sui servizi in produzione.
Tutte le risorse avviate sul sito secondario durante il test non devono essere modificate o eliminate manualmente: sono totalmente gestite da Zerto Replication, che provvederà alla loro rimozione alla fine dell’operazione.
Ricordiamo inoltre che durante il test di Failover la replica non viene sospesa.
Nell’interfaccia Zerto Replication, clicca sul pulsante FAILOVER
in basso a destra (il cursore è posizionato di default su TEST).
Se il testo sul pulsante è grigio significa che non sono presenti VPG disponibili per il test (l’inizializzazione potrebbe ad esempio non essere terminata).
Compare una nuova schermata con i VPG disponibili, la direzione della replica, il sito di destinazione e lo stato del livello di servizio (Meeting SLA).
Sono disponibili diverse opzioni:
Conferma e clicca su NEXT
per passare allo step successivo.
Nel nostro esempio abbiamo scelto la prima opzione: eseguire un test VPG completo.
A questo punto è possibile verificare le azioni associate al VPG:
Clicca su NEXT
per continuare.
Compare un’altra schermata di riepilogo con diversi siti e il numero di VPG del test.
Per confermare l’avvio del test, clicca su START FAILOVER TEST
: il test di Failover inizierà immediatamente sul vCenter del sito remoto.
A questo punto non resta che verificare che tutto funzioni correttamente sul sito remoto.
Dopo aver controllato le macchine trasferite, clicca sul piccolo quadrato rosso a destra di Testing Failover.
Nella nuova finestra verrà indicato se il test si è svolto correttamente e sarà possibile aggiungere un commento.
Conferma la fine del test cliccando su STOP
.
La rimozione delle risorse create per il test inizierà immediatamente sul vCenter del sito remoto.
In caso di incidente sul sito principale o in caso di test in condizioni reali, l’avvio del Failover viene effettuato dal sito secondario.
Il Failover in modalità LIVE su Zerto Replication viene utilizzato considerando il sito principale come non raggiungibile ed è quindi necessario prestare la massima attenzione alla configurazione di rete per evitare conflitti di indirizzi IP.
Tutte le risorse avviate sul sito secondario diventeranno attive a tutti gli effetti.
Ricordiamo inoltre che la replica tra i due siti viene modificata o sospesa.
Accedi all’interfaccia Zerto Replication, sposta il cursore in basso a destra su LIVE (il colore del pulsante cambierà per segnalare che le azioni eseguite avranno un impatto) e clicca su FAILOVER
.
Compare una nuova schermata con i VPG disponibili, la direzione della replica, il sito di destinazione e lo stato del livello di servizio (Meeting SLA).
Sono disponibili diverse opzioni:
Conferma e clicca su NEXT
per passare allo step successivo.
Nel nostro esempio abbiamo scelto la prima opzione: eseguire un test VPG.
A questo punto è possibile verificare le azioni associate al VPG:
A livello della Commit Policy, sono disponibili 3 opzioni:
A livello delle opzioni Auto, la temporizzazione predefinita è di 60 minuti.
Clicca su NEXT
.
L’ultima schermata propone un riepilogo dei diversi siti e il numero di VPG per il trasferimento.
Consigliamo fortemente di leggere con attenzione il riepilogo e gli avvertimenti.
Clicca su START FAILOVER
per avviare il trasferimento.
Nel caso in cui la Commit Policy scelta sia di tipo Auto, comparirà un messaggio di avvertimento relativo agli eventuali impatti.
Per confermare l’operazione, clicca su START FAILOVER
: il trasferimento inizierà immediatamente sul vCenter del sito remoto.
A questo punto non resta che verificare che tutto funzioni correttamente sul sito remoto.
Dopo aver avviato il processo di trasferimento, potrebbe comparire un alert nell’interfaccia Zerto Replication. Questo messaggio è associato alla Commit Policy e sarà presente fino a quando il “commit” non verrà confermato o annullato.
Se necessario, le azioni devono essere eseguite tramite le icone a destra del VPG.
Al momento della conferma del commit, è possibile configurare automaticamente il VPG in senso inverso (Reverse Protection).
Clicca su COMMIT
per confermare.
Al livello del VPG è possibile notare tramite la freccia che la direzione della replica è stata modificata.
Esattamente come per il Failover, l’eventuale rollback sul sito principale (non obbligatorio) può richiedere diverse azioni.
In caso di trasferimento con Reverse Protection, questa operazione consiste nell’eseguire un Failover Live (se non ricordi le azioni da eseguire, consulta la sezione corrispondente).
In caso di trasferimento senza Reverse Protection, questa operazione consiste nella creazione di un VPG e nell’eseguire un Failover Live (se non ricordi le azioni da eseguire, consulta la sezione corrispondente).
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